@informapirata @privacypride non oso immaginare in quanti l'hanno condivisa😅
@informapirata @privacypride questa bufala gira da anni, rivisitata a seconda del momento. Su FB non ci vado quasi più.
@Lyra è vecchia ma fa sempre ridere. Soprattutto quando riciccia a seguito di qualche cambiamento della policy di FB... 😁
@informapirata @privacypride più che ridere fa un po’ piangere… 😅 siamo al livello delle catene porta fortuna, che del resto, purtroppo, non muoiono mai.
Mi spiace dirlo ma si alfabetizzeranno a loro spese.
@alsivx Il problema è che queste persone purtroppo non hanno amici o conoscenti in grado di aiutarli. Non entro su Facebook più spesso di una volta ogni due mesi, Ma quando vedo post di questo genere scritti da conoscenti e amici, cerco sempre con molto tatto di informarli
Fai bene però vedi, se ci sono dei termini e condizioni per l'iscrizione di un servizio, dovresti leggerli o quanto meno informarti un attimo prima, non puoi cascare così dal pero. Personalmente, non uso mai cose che non conosco e se lo faccio, prima mi informo con chi ne sa di più. Non guido un veicolo senza prima aver preso la patente. Non è questione di alfabetizzazione o meno ma solo di buon senso, una qualità un po' rara da trovare in giro di questi tempi.
@alsivx @informapirata Più che altro, l'alfabetizzazione informatica la vediamo con la generazione Z, che ha avuto a che fare con computer (e internet) fin dalla scuola elementare.
Neanche poi tanto alla fine. Aver avuto a che fare non significa per forza saper usare e farlo bene.
Ciao!
> @alsivx @informapirata Più che altro,
> l'alfabetizzazione informatica la vediamo con la generazione Z, che
> ha avuto a che fare con computer (e internet) fin dalla scuola
> elementare.
E mediamente mi pare un disastro. 😕
Ciao!
C.
@cage sì, un disastro completo. Eppure ci sono classi in cui il docente si impegna a fare qualche lezione di coding e ti accorgi che tutta ma proprio tutta la classe recepisce quei concetti velocemente. È un problema di alfabetizzazione, non di materiale umano
Ciao!
> @cage sì, un disastro completo. Eppure ci sono classi in cui il
> docente si impegna
Ma certamente!
> a fare qualche lezione di coding
Magari chiamarla programmazione, pero' 🙁 (ma è vero che si usa solo
scratch?). Non dico a te, dico agli editori (o viene dal ministero?),
mi e' capitato di dover spiegarne la differenza.
> e ti accorgi che tutta ma proprio tutta la classe recepisce quei
> concetti velocemente. È un problema di alfabetizzazione, non di
> materiale umano
Ma sicuro! Cosi' come la mia generazione (io meno degli altri)
imparavano il computer col manuale del processore. 😀
O la mia amica, appena piu' giovane di me, che imparo' in un corso di
programmazione a pagamento (insieme al corso ti regalavano computer
gia' obsoleti, quelli con i tasti in gomma semi rigida che oggi
farebbero venire l'acquolina in bocca agli appassionati 😀) il
quicksort, qualche lustro prima di quando lo imparai io. 😀
Il problema era permetterselo, all'epoca il computer. Ne avessimo
avuto di piu' allora, sapremmo insegnarlo meglio adesso! 😀
Anche per la mia generazione fu un problema di alfabetizzazione.
E non mi riferisco solo alla programmazione (che mi appare
secondaria), quanto all'approccio consapevole e critico alla
tecnologia.
Ciao!
C.
>
> @salvadorbs @alsivx
>
>
@cage @informapirata @salvadorbs @alsivx mi sembra che molte iniziative (e ci metto anche quelle in cui sono personalmente coinvolto, come https://bebras.it) siano destinate ad avere efficacia molto limitata perché non inserite in un progetto educativo complessivo. Per questo qualche anno fa abbiamo cercato di immaginare una proposta organica: https://www.consorzio-cini.it/index.php/it/component/attachments/download/745
@cage @informapirata @salvadorbs @alsivx sul perché la programmazione potrebbe essere utile come materia scolastica con una visione ad ampio spettro (invece di quella spesso molto riduttiva del "coding") segnalo questo https://mondodigitale.aicanet.net/2022-4/Articoli/01%20Di%20cosa%20parliamo%20quando%20parliamo%20di%20programmi.pdf
@cage @informapirata @salvadorbs @alsivx consiglio anche l'ottimo intervento di Simon Peyton Jones che racconta l'esperienza inglese e le difficoltà incontrate nonostante la creazione di un'agenzia apposita, sostenuta da un finanziamento di più di 80 milioni di sterline: https://peertube.uno/w/38rHGJkXsUj8bYTaHBKfsC da noi tutti i tentativi sono a costo zero, o dirottando i fondi solo verso l'acquisto di dispositivi/prodotti