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this post was submitted on 20 Jul 2023
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Giornalismo e disordine informativo
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Comunità spin-off dell'istanza mastodon poliversity.it dedicata alla discussione su giornalismo, giornalisti, censura, whistleblowing, disinformazione e disordine informativo.
Valgono le regole della comunità feddit.it. La menzione di fakenews è consentita se e solo se contestualizzata e preceduta dall'hashtag #fakenews.
Nel dubbio su cosa sia disinformazione e fakenews, è possibile fare riferimento ai servizi antibufala e alle blacklist più note (Bufale.net, Butac.it, Davidpuente.it).
La moderazione di questa comunità, almeno nei primi tempi, sarà alquanto rigida per evitare che venga utilizzata al fine di generare disinformazione.
QUESTA COMUNITA' NON E' DEDICATA ALLA PUBBLICAZIONE DI QUALSIASI NOTIZIA, MA SOLO DI NOTIZIE LEGATE ALL'OGGETTO DELLA COMUNITA'!
La pubblicazione di notizie su argomenti specifici potrà avvenire nelle altre comunità:
Ricordiamo in particolare:
- Notizie importanti o curiose dall'Italia e dal mondo
- Politica e società Politica interna, europea e internazionale, Lavoro, Pirati, Fediverso, Degooglizzazione
- Scienza, cultura e culture Scienza, Astronomia, Alternative software, Etica digitale, (Giappone, Libri, Energia, Musica, Aviazione
- Passatempi e divertimento: Fumetti, Retrogaming, Videogiochi, Giochi di Ruolo, TV e CInema
founded 2 years ago
MODERATORS
@macfranc @giornalismo Il whistleblowing è denuncia di comportamenti illeciti di autorità o imprese, cosa che appare totalmente assente nel caso specifico in cui la molla non è il desiderio di rimediare un torto, ma la speranza di guadagno. Per questo, che si tratti di "scoop pazzesco" o di pazzesca c..., non è né può essere whistleblowing.
@RFancio Naturalmente sembra proprio che sia uno dei tanti casi in cui una notizia succosa viene venduta per ottenerne un vantaggio economico, ma come ti dicevo questa è la versione degli inquirenti che, guarda caso, in questa occasione sono anche colpevoli di omessa vigilanza nei confronti del proprio archivio informatico. È pur sempre ipotizzabile che l'intento iniziale fosse di fare luce su qualcosa che è stato raccontato in modo diverso da come è avvenuto
@giornalismo
@macfranc @giornalismo Sì, capisco. Non si può ovviamente escludere che tra i documenti sottratti ci fossero anche informazioni imbarazzanti per gli inquirenti. Resta però il fatto di averli voluti vendere che è difficilmente associabile (eufemismo) a un atto di whistleblowing.